A cura dell’associazione nazionale Step-net onlus Ottobre 2014
Premessa
Gli studenti plusdotati sono prima di tutto bambini/ragazzi italiani.
La letteratura scientifica ci dice che sono il 5% della popolazione, un numero considerevole. Purtroppo, a causa di un profondo gap culturale, non vengono individuati, capiti, accettati, sostenuti. Spesso subiscono diagnosi errate e vengono curati, medicalizzati, emarginati.
La pludsdotazione non è una malattia, è una caratteristica peculiare che appartiene al 5% della popolazione e dovrebbe rappresentare una risorsa per l’individuo e per tutta la società. Purtroppo, a volte, per questi studenti l’opportunità si trasforma in condanna.
Durante la nostra esperienza, abbiamo incontrato dirigenti illuminati e insegnanti preparati, devoti alla professione, che ci hanno aiutato e sostenuto. Nonostante ciò, affidarsi alla buona volontà e spirito di abnegazione non basta: gli stessi professionisti della scuola ci hanno indicato che la strada giusta è quella del riconoscimento istituzionale degli studenti plusdotati.
All’interno del progetto didattico inclusivo, la diversità che ogni alunno porta deve diventare una risorsa a disposizione del gruppo classe, ma allo stesso tempo deve essere riconosciuta e sostenuta nelle potenzialità e nei bisogni. Il riconoscimento e` importante prima di tutto per dare autostima a questi bambini/ragazzi e, nell’ambito scolastico, poter attivare i percorsi didattici necessari (così come lo è per altri studenti con caratteristiche particolari) come una buona pratica educativa, contemplata nei programmi, e non come qualcosa di eccezionale.
Finalità
Si riconosce la PLUSDOTAZIONE quale caratteristica individuale che si manifesta nel 5% della popolazione e riguarda gli studenti che si differenziano dai loro pari in termini di età, esperienza e opportunità, perchè hanno una maggiore attitudine e ottengono risultati eccezionali in una o più delle seguenti aree: abilità intellettiva generale, specifica attitudine scolastica, pensiero creativo, capacità di leadership, arti visive e dello spettacolo, abilità motoria (Pfeiffer, 2013; Worrel & Erwin, 2011).
Questi soggetti ottengono un punteggio ai test di valutazione del QI maggiore o uguale a 120 (Gagné 1998, ; Ruf, 2005, Wasserman, 2007).
Le presenti linee guida perseguono le seguenti FINALITA’:
- garantire il diritto all’istruzione;
- favorire il successo scolastico, garantire una formazione personalizzata e sostenere lo sviluppo delle potenzialità e dei talenti;
- ridurre i fenomeni di underachievement e di drop-out;
- prevenire e/o ridurre le problematiche relative al disagio socio-relazionale ed emotivo;
- adottare un protocollo valutivo per l’individuazione dei soggetti plusdotati;
- favorire l’individuazione precoce e percorsi didattici personalizzati;
- assicurare l’opportunità di sviluppare le potenzialità in ambito sociale e professionale;
- formare gli insegnanti e gli esperti della salute sulla tematica della plusdotazione;
- istituire la figura professionale dello Specialist in gifted education;
- incentivare la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi socio-sanitari, istituzioni e centri specializzati,associazioni, fondazioni che ne abbiano competenza durante il percorso scolastico/formativo.